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sabato 5 marzo 2011

Alterazioni Video RISO - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DELLA SICILIA, PALERMO


Sesto appuntamento con PPS//Meetings, il ciclo di personali ed eventi speciali, a cura di Helga Marsala. Ingannare il tempo. Opere dello stile incompiuto siciliano. Alterazioni Video porta avanti un lavoro di indagine e mappatura delle opere pubbliche incompiute, disseminate lungo il territorio nazionale: nella Project Room propongono la loro mostra, preceduta da un incontro con il pubblico con l'intervento di critici d'arte, architetti ed esperti.



Rileggere il paesaggio, ribaltando la percezione negativa scatenata dalle opere “incompiute”, presenti numerose sul territorio. E’ questa l’avventura cominciata quatto anni fa e che continua nel tempo, come progetto in progress, del collettivo Alterazioni Video, tra le più interessanti realtà italiane per l’arte contemporanea, già presenti nel 2007 alla 52ª Biennale d’Arte di Venezia, ospiti della mostra principale di Robert Storr. Alterazioni Video porta avanti un lavoro di indagine e mappatura delle opere pubbliche incompiute, disseminate lungo il territorio nazionale: nella Project Room di Palazzo Riso – venerdì 4 marzo alle 18 – proporranno la loro mostra, preceduta da un incontro con il pubblico a cui interverranno critici d’arte, architetti ed esperti. L’occasione è data dal sesto appuntamento con “PPS//Meetings”, il ciclo di personali ed eventi speciali, a cura di Helga Marsala, a corredo della collettiva “PPS - paesaggio e popolo della Sicilia”, curata da Giovanni Iovane.

Attraverso mostre, conferenze, workshop, festival e una partecipazione alla Biennale d’Architettura di Venezia (2010), il collettivo Alterazioni Video - nato a Milano nel 2004 e composto da Paololuca Barbieri Marchi, Andrea Masu, Alberto Caffarelli, Giacomo Porfiri, Matteo Erenbourg - sta sviscerando un tema complesso, in cui si intrecciano implicazioni di tipo sociologico, estetico, politico, economico, a cavallo tra pratica artistica, osservazione del paesaggio e riflessione sull’architettura. A Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, Alterazioni Video propongono un incontro-dibattito con il pubblico, durante il quale l’ampio progetto “Incompiuto Siciliano” verrà raccontato e discusso, e una mostra che accoglie alcuni frammenti di questo lungo percorso alla ricerca di opere e cantieri architettonici mai portati a termine, in Italia e in particolare in Sicilia.

“Incompiuto Siciliano”, messo a punto da Alterazioni Video con Claudia D’Aita ed Enrico Sgarbi, è un progetto di rilettura del paesaggio italiano: tra ironia, provocazione e approccio concettuale, si giunge a conferire una dignità di opere d’arte ai vari “incompiuti” rintracciati nel territorio, individuando un vero e proprio “stile” che connoterebbe tali monumentali frammenti architettonici, sospesi tra ambiguità e paradosso. Ed è proprio in Sicilia che gli artisti hanno identificato il fulcro simbolico dello stile incompiuto: il Comune di Giarre, capitale europea per numero di opere su densità di abitante, viene eletto luogo d’eccellenza per la fioritura dello stile incompiuto, dichiarato paradigma interpretativo dell’architettura italiana dal dopoguerra ad oggi. “Ingannare il tempo”, titolo mutuato da Bruno Munari, mette in scena una sorta di archiviazione di frammenti sparsi che, in questi anni, hanno documentato il fenomeno dell’Incompiuto e il percorso di analisi e registrazione condotto dal collettivo. Come dentro la sala di un museo archeologico, vengono esposti reperti che illustrano temi e immagini relativi al progetto: dalle Polaroid che immortalano reperti dei vari cantieri-fantasma, ai piccoli frammenti in cemento armato; dalle documentazioni cartacee per approfondire la storia di “Incompiuto Siciliano”, al video Intervallo che mette insieme una galleria di “cartoline” dai siti incompiuti di tutto il Paese; dal wall paper con un’elaborazione grafica che assembla le planimetrie delle opere incompiute di Giarre, fino alla grande sagoma dell’Italia ottenuta evidenziando la densità del fenomeno per regione.

Scrive la curatrice, Helga Marsala: “E’ un tempo sospeso e contraddittorio quello dell’Incompiuto, tempo ingannevole che precipita all’indietro opere derubate del futuro, condannate a un presente perenne e statico. Sembrano arrivare da una storia remota questi luoghi silenziosi, rovine post-moderne o post-romantiche di un immaginario universo decadente. E invece si tratta di luoghi appartenenti a nessun tempo, privi di qualunque malinconia possibile, consegnati a un sinistro fascino metafisico: altari di cemento armato, incastrati nel paesaggio come presenze aliene. Piuttosto che sperimentare il lento avanzare della fine, essi vivono nell’incompiutezza, nel non senso di una funzione e di un incipit negati. Alla catastrofe degli anni e dell’usura si sostituisce quella di una paralisi prolungata, un insano congelamento che li priva di ogni energia umana e progettuale. Come illogici buchi neri, questi spazi diventano gli insospettabili punti strategici di una mappatura invisibile del paesaggio. Trasformarli in opere d’arte e in prodotti di uno stile architettonico, facendone oggetto di una indagine intellettuale, è una maniera trasversale per richiamare l’attenzione su una realtà problematica, fonte di consistenti sperperi economici e di irresponsabili danni al paesaggio naturale e urbano. Attraverso un’operazione di lucida cronaca, supportata da un sottile approccio provocatorio e da quell’ironia propria dei più raffinati paradossi, Alterazioni Video esercita uno sguardo critico, depurato però da ogni retorica. E’ così che diventa possibile prendere atto di una realtà controversa ed estesa, al fine di sviluppare un’adeguata consapevolezza del fenomeno e della società stessa he lo ha prodotto”.

L’ipotesi di una feconda riconversione di questi siti, ha condotto gli artisti a concepire l’istituzione a Giarre del Parco Archeologico dell’Incompiuto Siciliano, nel tentativo di promuovere il territorio sviluppando una nuova economia legata al turismo sostenibile. Le opere incompiute potrebbero così trasformarsi in una risorsa per la collettività, qualora si riuscissero ad attuare investimenti volti a favorire la valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche, monumentali e culturali connesse. E’ così che il lungo elenco di luoghi incompiuti disseminati per Giarre – abbandonati prima delle fine dei lavori, mai abitati o con interminabili cantieri in corso – verrebbero riprogettati e restituiti alla gente per utilizzi alternativi. Incompiuto Siciliano è anche un sito web (www.incompiutosiciliano.org) che funziona come centro informativo e come osservatorio: qui sono elencati i vari siti italiani in cui sono presenti opere pubbliche incompiute, ed è anche possibile segnalarne di nuovi, contribuendo alla crescita e al completamento dell’archivio. Dal 2010 il Festival Incompiuto Siciliano, con cadenza annuale, concentra a Giarre una serie di workshop, mostre, laboratori di progettazione, feste e incontri dedicati al fenomeno.

Tra le mostre che hanno già ospitato il progetto, si ricordano: nel 2010 “Laboratorio Italia”, Padiglione Italiano alla XII Biennale di Venezia, a cura di Luca Molinari, Venezia; “Spazio - Dal Corpo alla Citta”, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, a cura di Pippo Ciorra, Alessandro D’Onofrio, Bartolomeo Pietromarchi e Gabi Scardi, Rom; nel 2009 “Shenzhen & Hong Kong Bi-city Biennale of UrbanismArchitecture”, a cura di Beatrice Galiee, Shenzhen, Cina; nel 2008 “Manifesta 7 the European Biennial of Contemporary Arts”, a cura di Adam Budak, Trentino, Sud Tirolo; nel 2007 “Concrete Island (Incompiuto Siciliano)”, VM21 artecontemporanea, Roma; “Incompiuto Siciliano”, The Italian Academy Columbia University, New York.

Ufficio stampa Museo Riso: 333.5289457 – stampa.palazzoriso@gmail.com

venerdì 4 marzo, ore 18.30 incontro con il pubblico [Galleria S.A.C.S.] opening mostra [Project Room]

Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia
Palazzo Riso
corso Vittorio Emanuele, 365
Orari: martedì-domenica 10-20, giovedì e venerdì 10-22
Ingresso con il biglietto di “PPS Paesaggio e popolo della Sicilia”: 6 euro, 1 euro residenti a Palermo e provincia

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