A cura di Francesco Gallo Mazzeo
L’INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) di Siracusa persegue la tradizione del “manifesto d’autore” per i Cicli delle Rappresentazioni Classiche del Teatro Greco di Siracusa. Nel corso degli anni sono stati realizzati manifesti di straordinaria bellezza e suggestione donati da grandi artisti quali, Renato Guttuso, Bruno Caruso, Emilio Greco, Piero Guccione, Mario Schifano, Giuseppe Mazzullo, Igor Mitoraj, Emilio Isgrò, Ferdinando Scianna, Sandro Chia, Carla Accardi.
Il manifesto di quest’anno è statp realizzato dal Maestro Paolo Baratella Paolo Baratella è un artista di alto profilo internazionale. Gode della fama ormai recepita dai testi ufficiali che oggi consacrano la statura artistica di un autore nell’olimpo dell’Arte.
L'esposizione raccoglierà circa 40 opere (alcune inedite, create per questo evento) di grande e di grandissimo formato, ispirate alla tragedia greca, raffiguranti immagini delle tragedie di Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane. Si tratta di opere molto note che fanno parte della storia dell'arte internazionale degli ultimi quaranta anni. Le opere manifestano i fantasmi della sua fantasia e della sua ricerca culturale, che sono resi nelle forme e nei modi di una grande scenograficità. Sono caratterizzate da una grande forza cromatica ed allegorica, per cui c’è sempre una traslazione dei significati, un lento scivolamento nella metafora ed ogni volta è una sorpresa, ogni volta è un’apparizione da doppio svelamento.
Paolo Baratella nasce a Bologna da genitori ferraresi e lì trascorre l’infanzia. Nel 1958 si stabilisce, senza fissa dimora, a Milano, dove conosce Piero Manzoni, Antonio Recalcati , Mario Nigro, Lucio Fontana, Carlo Bassi, Gianpietro Testa e un po', vive a Parigi dove conosce Giorgio Marconi ed Emilio Tadini, e vince la Biennale di San Marino. Espone a Londra e a Parigi, prescelto da una commissione internazionale alla Galerie des Jeunes in rue St. Andre des Arts, proprio a Parigi. Gli pubblicano articoli su Le Monde e altre storie scritte da Jean Jaques Leveque. Nel '64 incontra Gunther Grass, espone a Berlino e a Bad Godesberg: la Germania diventa il punto di riferimento fondamentale, anche politico. "La domanda e 1'offerta "unisce in comunità d'intenti politici ed estetici Baratella a Spadari e De Filippi, in una mostra del '67 a Milano Galleria del Grattacielo. Il decennio anni '90 lo vede attore all’ Accademia di Belle Arti di Brera a Milano come titolare di cattedra, alla scoperta del nocciolo duro dell' arte. È invitato alla XIII Quadriennale d'Arte di Roma dove presenta “Achille e la tartaruga”, da un ciclo di opere dedicate al pensiero filosofico presocratico. Altri cicli pittorici dedicati al “soggetto contemporaneo” lo vedono impegnato in questi anni del nuovo millennio. Affresca la nuova Sacrestia della Cattedrale di Ferrara e realizza grandi vetrate a Milano nella chiesa Mater Ecclesiae di Buccinasco. Le esperienze estetiche, fìlosofiche e politiche sono tuttora in corso.
Attualmente vive e lavora a Lucca
Pubbliche relazioni ed immagine:
Maria Sofia Bazan - 339 2842232
mariasofiabazan@gmail.com
Inaugurazione: sabato 30 aprile 2011 ore 19
Galleria Civica d'Arte Contemporanea Montevergini
via S. Lucia alla Badia, 1 - Siracusa
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