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venerdì 1 luglio 2011

Fabrice de Nola RISO - MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA DELLA SICILIA, PALERMO


A Palermo a Palazzo Riso, la nuova mostra della galleria S.A.C.S.
l'1 luglio inaugura 'The mirror' di Fabrice De Nola, opera che indaga la tragedia di Fukushima. The Mirror è il titolo del quadro di Fabrice de Nola, realizzato appositamente per la sua installazione nella Galleria Sacs di Palermo. L’immagine raffigurata è quella di un drone militare statunitense telecomandato che è stato impiegato nelle operazioni di ricognizione visiva sulla centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Sul drone vi sono due etichette con codici QR. Il QR code è un tipo di codice a barre sviluppato in Giappone nel 1994 per marcare i pezzi nelle fabbriche della Toyota. Oggi questi codici sono usati principalmente dalla pubblicità. De Nola li usa per rendere la sua pittura multimediale. I codici QR, fruibili dai telefonini muniti di fotocamera e accesso al web, possono contenere testi e link. Per leggerli basta aprire il lettore di codici QR del telefonino (spesso già installato o eventualmente da scaricare gratuitamente) e puntare il codice con la fotocamera. Nel dipinto di de Nola uno dei codici rinvia ad una lettera aperta scritta da una donna di Fukushima. Il secondo codice invece dà accesso al sito Backyard World (http://bit.ly/ly7JEF), che contiene una serie di informazioni, immagini e video sull'incidente di Fukushima. Il sito, curato dall’artista, funziona come estensione del dipinto esposto, ma è autonomo. Man mano che il sito si trasforma, cambia anche il contenuto informativo del quadro. Il primo quadro con codice QR dipinto dall’artista risale al 2006. In questi ultimi anni Fabrice de Nola associa, dunque, la pratica della pittura o della fotografia alla finestra sul web di cui il codice QR rappresenta la soglia. Una soglia bidimensionale che rende la pittura multimediale. The Mirror può essere infatti guardato sia come un dipinto tradizionale, che fruito come un’opera interattiva. ''The Mirror” – Fabrice de Nola Quando in Giappone c’è stato il grande terremoto, seguito dal gigantesco tsunami, io ero da poco rientrato in Italia. Mia moglie era rimasta a Tokyo. Nei giorni frenetici dopo l’11 marzo 2011, per tentare di orientarmi e non farmi prendere dal panico, ho iniziato a raccogliere e organizzare le informazioni sulla situazione del disastro di Fukushima. Pensando che potevano servire anche a qualcun altro, il 17 marzo le ho pubblicate in una nota su Facebook, continuando ad aggiornarle regolarmente. In questi mesi, dunque, la mia attenzione si è focalizzata sul tentativo di capire la portata del disastro nucleare giapponese e, inevitabilmente, anche sui problemi relativi al rapporto tra gli umani e il prodotto delle loro menti: le tecnologie. Dato il mio coinvolgimento emotivo e visto che non mi ero occupato d’altro, prima ancora che me ne rendessi conto, il mio progetto presentato al SACS aveva già incominciato a svilupparsi sotto forma di organizzazione di informazioni. Il quadro The Mirror ritrae un oggetto dall’aspetto ambiguo tra l’essere vivo e l’inanimato, qualcosa che somiglia a un aspirapolvere o a un insetto. Si tratta di un drone militare statunitense telecomandato, impiegato nelle operazioni di ricognizione visiva all’esterno della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Dove i tecnici, i media e la società intera non potevano andare, i sensori artificiali del drone hanno svolto le funzioni di occhio del mondo. Il drone di The Mirror è anche rappresentativo del modo in cui io personalmente ho vissuto il disastro giapponese, ovvero da lontano, attraverso un monitor nel mio studio a Palermo, tramite l’interposizione del sistema mediatico e info-tecnologico. La percezione mediatica di una realtà, come quella nucleare, che per sua natura è invisibile, è stata un’altra caratteristica che ha determinato lo sviluppo di questo lavoro. Dietro l’aspetto freddo, meccanico e indifferente del drone c’è l’urgenza di sapere, ci sono le paure, le ansie, le preoccupazioni, le competenze e il calore umano, confrontati con una forza della natura prodotta dagli umani stessi. Rispetto alla pittura tradizionale, la caratteristica saliente del mio quadro sta nel fatto che permette ai telefonini di collegarsi a tutte le informazioni che ho raccolto in questi mesi. The Mirror, è infatti un quadro dipinto con le tecniche tradizionali della pittura, ma grazie ai codici QR che contiene, è intrattivo. Chiunque, con il proprio smartphone, potrà avere accesso alle informazioni di un sito web costruito appositamente, dove potrà commentare le notizie ed eventualmente fornirne altre o suggerire correzioni. Inoltre il quadro da accesso alle immagini e alla storia della realizzazione del dipinto, anche in questo caso chiunque potrà lasciare un proprio commento. I visitatori della mostra potranno dunque avere un ruolo attivo nell’opera e nel tessuto informativo a cui è collegata. Nella storia della pittura non era mai successo niente di simile. Inaugurazione: venerdì 1 luglio ore 19 Galleria S.A.C.S. – Riso, Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia Corso Vittorio Emanuele, 365 - Palermo Orari: giovedì e venerdì 17-22, sabato 17-20 Ingresso gratuito

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