E' una mostra bipersonale di pittura e fotografi agli artisti Tiziana Viola Massa e Eva La Malfa, rispettivamente pittrice e fotografa pongono in rilievo gli aspetti di una umanita molto spesso ai margini della società ma sopratutto senza confini e senza frontiere. scrive Vinny Scorsone nel suo testo in catalogo: "BOUNDLESS questo siamo. Viviamo ai margini della società, costretti in una pelle che non vorremmo. Nessuno vuole guardare nei nostri occhi, nessuno ci guarda mai negli occhi. Per tutti siamo oggetti senza un nome, senza un’anima. Tra noi: artisti, impiegati, laureati, santi e puttane; un popolo in cammino frutto di una società in sfacelo...
..La mostra BOUNDLESS è il frutto di una seria riflessone su ciò che accade oggi nel mondo. In un momento in cui c’è molta precarietà sia economica che sociale l’arte ha il diritto-dovere di manifestare la sua presenza attiva. Tutto ciò in cui abbiamo sempre creduto si sbriciola lasciandoci in mezzo al vuoto assoluto, alle incertezze, alla paura di un default che potrebbe travolgere tutti quanti. Siamo gente che vive in equilibrio...
....Allora forse c’era proprio l’urgenza di una mostra. Tiziana Viola Massa ed Eva La Malfa, in questa esposizione, hanno voluto raccontare tante piccole realtà quotidiane fatte di angosce e frustrazioni ma anche ricche di luci interiori che risplendono dove meno te lo aspetti...Sbarre forti irrobustite, ogni giorno che passa, dai giudizi della gente... ...Nei dipinti di Tiziana i soggetti subiscono le pressioni del mondo esterno. Ogni emozione circostante modifica i loro aspetti, li plasma in un ribollir di carne e spirito. La materia fa vibrare le masse muscolari mentre i colori ne accentuano gli spasmi. Le mani sono artigli pronti ad afferrarsi alla vita per non lasciarla sfuggire via. La sua pennellata è tormentata, scava i corpi nudi alla ricerca di verità, di storie ancora da scoprire. Nessun inganno. L’artista si è spogliata, ha affrontato ogni sua paura. Il rapporto empatico con i soggetti ha prodotto opere velate di tristezza e lacrime privilegiando la componente spirituale. Immigrati, prostitute, sfollati, precari sfilano nelle sue opere come in una teoria di santi, accompagnati da figure del nostro tempo anche loro vittime e cantori di una società posta su di un labile confine.
Se i dipinti di Tiziana Viola Massa mostrano un’umanità tormentata e pensierosa, le foto di Eva La Malfa, pur trattando lo stesso tema, colgono un aspetto differente del vivere il disagio. Nei suoi numerosi viaggi nei diversi continenti, la fotografa ha sempre soffermato la sua attenzione su ciò che è profondamente distante da tutte le nostre convinzioni e convenzioni. Il suo obiettivo ha catturato momenti sereni anche in situazioni che per noi, abituati ad altro, sarebbero estremamente difficili da accettare e vivere. Per Eva la diversità è la bellezza, una bellezza pura, una scintilla di verità assoluta presente negli occhi dei soggetti rappresentati. Bambini, vecchi, barboni, ognuno è una radice che trae la sua forza vitale dalla terra. Un riappropriarsi di antiche culture e riscoprire la vera essenza della vita e della morte, della gioia e del dolore. Un racconto per immagini di un’umanità varia ma essenzialmente uguale in tutti i continenti. I boundless sono il frutto di un mondo in mutamento, una sorta di nuovi martiri sempre alla ricerca di un sogno per potere continuare a sperare, mentre sotto di loro la giostra continua a girare sempre più velocemente..."
Inaugurazione 6 dicembre ore 18
Palazzo Jung
via Lincoln, 73 - Palermo
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